Artigianato Ligure
Sono tante le produzioni artigianali che in Liguria hanno raggiunto risultati eccellenti nella lavorazione dei prodotti, oltre che una grande diffusione commerciale al di fuori del territorio regionale.
Gli artigiani liguri hanno sempre dimostrato una grande abilità nel lavorare le materie prime disponibili in Liguria (come l'ardesia) o giunte da lontano attraverso il commercio marittimo.
La lavorazione della filigrana a Campo Ligure, la produzione delle ceramiche ad Albissola, il vetro di Altare, la lavorazione dell'ardesia in Val Fontanabuona, l'arte della tessitura dei damaschi e dei velluti a Zoagli, la produzione di pizzi a Chiavari sono le tradizioni artigianali più note, che dopo secoli danno ancora lavoro e costituiscono una voce non secondaria nella produzione regionale.
Si stanno perdendo, invece, altre attività che un tempo erano molto diffuse perché legate alla civiltà contadina, come la produzione di cesti di vimini, scale di legno e altri oggetti di uso quotidiano realizzati con altri materiali.
L'ardesia è uno dei simboli della Liguria: la lavorazione della "pria negra" ha radici antiche e impieghi in diversi campi. In epoca romana era utilizzata per il trasporto di derrate alimentari; nel medioevo cominciò a essere usata come materiale da costruzione per tetti, coperture e decorazione di edifici importante come la cattedrale di San Lorenzo e la chiesa di San Matteo a Genova, o l'abbazia di San Fruttuoso di Camogli.
Il successo dell'ardesia ligure all'estero, nel XX secolo, è stato dirompente: il 50% dell'attuale produzione viene esportato negli Stati Uniti d'America. E' in Val Fontanabuona la grande riserva di ardesia: molte le cave attive, i laboratori artigianali e le piccole industrie che vivono sulla lavorazione della pietra. L'ecomuseo dell'ardesia è un percorso a tappe che comprende diverse località della Val Fontanabuona e del chiavarese; a Cicagna, inoltre, si trova un altro museo dedicato alla pietra nera.
La tradizione della tessitura risale al medioevo, importata dai mercanti di ritorno dall'oriente. Dai fili di seta, intrecciati con telai a mano, si producevano velluti e damaschi. Due soprattutto le località che dal XVI secolo si sono distinte per l'alta qualità dei tessuti artigianali: Zoagli e Lorsica. Zoagli era famosa per il damasco, Lorsica, oltre che per il damasco, anche per il lampasso.